Biotopo del Laghestel
Riserva Naturale di Baselga di Piné
Il "Laghestel" è una riserva naturalistica istituita dal Comune di Baselga di Pinè
che già dal 1974 ne tutelò l'area definendola "zona di difesa naturalistica e paesaggistica".
Il territorio soggetto alla tutela ambientale, si estende dall'abitato di Tressilla (il confine è rappresentato
dalla SP 83 all'altezza di S.Mauro fino al parco giochi di Tressilla), a Vigo (è in parte circondato dalla riserva),
Ferrari, arrivando fino alla località Valt di Montagnaga (che rappresenta il confine dell'altro versante).
L'area protetta è di una ventina di ettari, all'interno della quale c'è
per l'appunto un piccolo lago, il "Laghestel" con una superficie variabile a seconda
della stagione da 4000 mq a 2000 mq, e con una profondità massima di circa 2,5 m.
Quello che in seguito è diventato un biotopo tutelato da legge provinciale,
è uno degli ultimi carrateristici esempi di palude sopravvisuto all'opera dell'uomo.
Il Laghestel è circondato da una flora particolare ed in alcuni casi si tratta di
vere e proprie rarità, oltre dalla normale vegetazione presente nell'intero territorio pinetano.
Per raggiungere il Laghestel, partendo dal lago della Serraia si percorre la SP 83
in direzione di Trento, quindi all'altezza del Municipio si prosegue sulla diramazione
per Monatagnaga di Pinè, dopo circa un chilometro, terminata la discesa si svolta
a destra seguendo le indicazione per la frazione Ferrari, ad un centinaio di metri,
poco prima dell'inizio del centro abitato si scorge una strada forestale ed un cartello di indicazion:
questo è l'ingresso principale per visitare il biotopo.
Seguendo la strada forestale (da percorrere a piedi, tuttalpiù sono tollerate le
biciclette), ci si addentra nell'area protetta e dopo quindici-venti minuti di passeggiata,
si può scorgere lo specchio d'acqua del Laghestel e tutta la zona paludosa
circostante.
D'estate si può assistere anche ad un fenomeno abbastanza particolare,
anche se comune con altri laghi alpini: per effetto un'alga (Eglena Sanguinea),
si può assistere ad un arrossamento (in realtà è un colore tendente
all'arancione) delle sue acque. Ultimamente però questo fenomeno sembra
essere quasi scomparso, e contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la "colpa"
è l'aver abbandonato le coltivazioni nei terreni circostanti: infatti sembra
che l'alga in questione si nutrisse grazie alle infiltrazioni provenienti dai
terreni circostanti.
E se andate a visitarlo ricordatevi che in tutta la zona del biotopo e comunque in tutto il territorio boschivo è assolutamente e rigorosamente vietato fumare. Chi ignora questa
normativa (è una legge provinciale che recepisce la normativa nazionale
per la salvaguardia dei boschi dagli incendi) non commette solo un'azione illecita, ma
mette a repentaglio la propria e l'altrui incolumità, non rispetta la Natura e pertanto
non rispetta se stesso.
Lo specchio d'acqua del Laghestel
Cartello con le indicazioni e i divieti da rispettare all'interno del biotopo.
La postazione di osservazione del biotopo
Di seguito una serie di eventi che hanno visto il Biotopo del Laghestel come protagonista: